Sin dagli albori della tecnologia dei semiconduttori, Texas Instruments (TI) lavora per consentire alle persone comuni di operare nel modo più pratico possibile, rivoluzionando costantemente il nostro rapporto con la tecnologia. Sempre in prima fila nell'innovazione (nel 1967 ha presentato la prima calcolatrice tascabile), TI si è guadagnata un posto nell'universo dei semiconduttori più di chiunque altro. Chiunque abbia studiato la matematica a scuola a partire dagli anni Settanta conosce sicuramente almeno uno dei dispositivi di punta dell'azienda. Mentre io stesso mi trovavo alle prese con l'apprendimento, trent'anni dopo la prima grande presentazione pubblica di TI, l'azienda aveva aperto le porte della matematica teorica superiore e della programmazione di base agli studenti, ma aveva anche portato concetti centrali come la comunicazione cellulare e la proiezione digitale nella vita di tutti i giorni.
Perciò non si fa fatica a credere che Texas Instruments ha avuto un ruolo di supporto essenziale per una marea di dispositivi comuni basati su semiconduttori. Una delle applicazioni più sorprendenti in cui TI è molto attiva ed essenziale, e in cui la maggior parte delle persone potrebbe dare per scontato il lavoro dell'azienda, è nel poliedrico mondo della tecnologia della proiezione digitale. Sviluppata alla fine degli anni Settanta e perfezionata dal premiatissimo ingegnere Larry Hornbeck nel 1987, l'azienda ha presentato la tecnologia MEMS ottica DLP, che ha ridefinito il settore. La tecnologia DLP sfrutta quelli che sono noti come microspecchi sotto forma di dispositivi microspecchio digitali o DMD, che hanno fatto il proprio ingresso nel settore sotto forma del primo chip DLP commerciale di TI nel 1996. Da allora, i chip DLP di TI sono stati utilizzati innumerevoli volte e sono probabilmente noti al pubblico come il motore di spinta per quasi tutte le proiezioni cinematografiche moderne, incluso l'IMAX.
Quindi, che cosa si può prospettare all'orizzonte di un'azienda che ha tutti i motivi per sentirsi al sicuro, ben posizionata al vertice del settore? Jeff Dickhart, Product Line Manager di TI per l'unità DLP Automotive, ci ha descritto di recente come TI sia orgogliosa di continuare nell'impegno per trasformare le applicazioni dei semiconduttori ottici di tutti i giorni in tecnologie di proiezione nuove e di avanguardia. Durante la nostra conversazione, mi sembrava di essere un passo più vicino a un mondo che, in passato, esisteva solo nelle storie di fantascienza.
In generale, le basi della tecnologia DLP sono incredibili già di per sé. Questi fantastici dispositivi sono formati da centinaia di migliaia di minuscoli specchi che lavorano all'unisono, accendendosi e spegnendosi secondo una combinazione specifica che riflette una tavolozza di colori di base da una serie di fonti di illuminazione, includendo tutto, "dai tradizionali cerchi cromatici ai LED, fino ai laser", spiega Dickhart, che è poi passato a illustrarne le basi, con una spiegazione ancora una volta sorprendente: l'interazione degli specchi e la capacità di unire e modulare in modo preciso le lunghezze d'onda di una tavolozza di colori di base crea un enorme spettro di colori, che viene quindi proiettato sotto forma di pixel nella configurazione dell'immagine desiderata. Nel complesso, questa eccezionale interazione produce quella che Dickhart ha descritto come "una rappresentazione del colore accurata e naturalmente superiore su un più ampio spettro di lunghezze d'onda rispetto alla tecnologia analogica e agli altri chip di proiezione digitali".
Come è noto, nella moderna tecnologia dei semiconduttori questa è un'occasione in cui, come amo dire quando condivido la mia meraviglia con altre persone, la tecnologia moderna può diventare un po' "psichedelica". Si trattava comunque della punta dell'iceberg, fino agli entusiasmanti dettagli che Dickhart ci ha svelato in relazione alle ricerche di TI, mirate ad applicare la più recente tecnologia DLP, tra l'altro, anche sui parabrezza delle auto.
Alla maggior parte delle persone, che di professione non fanno il pilota di aereo, il concetto di display HUD digitale probabilmente non è noto. I gamer riconosceranno questa idea come qualcosa di comune nei videogiochi: una proiezione delle informazioni su una superficie trasparente, che consente di avere a disposizione tutti i dati, senza distogliere lo sguardo dal soggetto. Questa tecnologia è stata sviluppata in origine affinché i piloti di jet potessero tenere lo sguardo fisso in avanti, e oggi è utilizzata nella maggior parte degli aerei commerciali e anche in alcuni nuovi modelli di automobili. Il fatto che aziende come Texas Instruments lavorino tanto duramente per dare vita a idee che sembrano futuristiche è certamente entusiasmante.
"Il DMD specifico che abbiamo lanciato inizialmente sul mercato automobilistico è un array diagonale da 0,3 pollici con 400.000 specchi che operano a bassissimo consumo", spiega Dickhart. Come ci si può aspettare, tuttavia, vi sono ancora importanti passi da compiere in queste fasi iniziali di implementazione della tecnologia. "Al momento stiamo lavorando alla possibilità di prendere il tradizionale display a sei gradi e trasformarlo in un display a dieci gradi, che dà agli OEM una maggiore opportunità per integrare un maggiore contenuto in una linea di vista naturale, proprio dove occorre."
Attualmente, sul mercato esistono due tipi di HUD digitale: quello a proiezioni con combinatore, dove un piastra trasparente sollevata dirige l'immagine nel campo visivo del conducente, e quello a proiezioni su parabrezza, dove quest'ultimo viene utilizzato per indirizzare l'immagine. Entrambi gli stili consentono al conducente di visualizzare le informazioni necessarie, come velocità, dettagli di navigazione e condizioni del manto stradale e meteorologiche, senza distogliere lo sguardo dalla strada. Naturalmente, la tecnologia DLP è in grado di funzionare con entrambi ma, come sottolinea Dickhart, il team DLP automobilistico di Texas Instruments si concentra fondamentalmente sui display a parabrezza. Questi sistemi di display vengono montati su un numero sempre maggiore di modelli di auto, e quindi è solo una questione di tempo prima che Dickhart e Texas Instruments introducanno i semiconduttori ottici in moltissime altre innovative e straordinarie applicazioni.